I Vichinghi potrebbero aver fatto uso di Cannabis durante l'esplorazione del Nord America?
Sull’isola di Terranova, nei pressi di un antico insediamento vichingo, sono stati ritrovati pollini di cannabis, scoperta che ha da subito fatto sorgere un interrogativo sull’effettivo uso di questa sostanza da parte dei Norreni.
Il sito archeologico di l’Anse aux Meadows, risalente all’anno 1000, è stato rinvenuto negli anni ’60 nella Grande Penisola settentrionale dell’isola di Terranova e, da allora, ha aperto nuove frontiere di ricerca sulla civiltà vichinga e l’antico impero norvegese.
L’Anse aux Meadows è, infatti, la più importante e rivoluzionaria prova della presenza di questo orgoglioso popolo sulle coste del Nord America nonché la conferma che, prima di Cristoforo Colombo, un altro popolo Europeo aveva colonizzato il Nuovo Mondo. Nel 1978, inoltre, il sito è stato proclamato patrimonio dell’UNESCO.
Tra i vari reperti rinvenuti nel 2018 in una torbiera della zona spiccano degli interessanti Ecofatti (resti di origine animale e vegetale, materiale di studio preferenziale della cosiddetta Archeologia ambientale): polline di Noce e di Cannabis.
L’aspetto interessante è che entrambe le specie vegetali non sono originarie di quei luoghi, quindi si ipotizza che i Vichinghi le abbiano recuperate durante i loro viaggi e ivi impiantate.
Attraverso lo studio di alcuni manufatti, il team ha addirittura rilevato la presenza dei Vichinghi sul posto ben 200 anni prima di quanto si pensasse.
Il ritrovamento dei pollini di cannabis potrebbe voler dire che i Norreni l’abbiano coltivata sul posto ed utilizzata per svariati utilizzi, dagli abiti alle vele delle navi, dalle medicine a vere e proprie “droghe” che usavano per sostenersi durante le difficili esplorazioni del selvaggio Nord America.
Paul Ledger, principale autore della ricerca presso la Memorial University of Newfoundland, suggerisce maggiori approfondimenti in quanto la cannabis potrebbe anche essere stata trasportata dal vento.
Cosa certa, però, è che i Vichinghi usassero l’erba nelle loro terre d’origine, informazione reperita da scavi archeologici nel sud della Norvegia.
L’ex-archeologa Birgitta Wallace ricorda che a quei tempi, sull’isola di Terranova, esistevano popolazioni autoctone, i Beothuk, una popolazione che i Norreni affermarono di aver incontrato intorno al 1000 d.C, chiamandone i membri comunemente skrælingjar (skraeling) o barbari e che costrinsero a migrare verso l’entroterra.
Quello che è certo, però, è che i Beothuk consumassero gli stessi alimenti ritrovati nei siti archeologici in questione. Il loro sradicamento portò tragicamente alla loro estinzione.
FONTE: AncientOrigins
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