Viene portato d'urgenza all'ospedale per un infarto, ma aveva "solo" ingoiato una batteria

Viene portato d'urgenza all'ospedale per un infarto, ma aveva 'solo' ingoiato una batteria
di

In un rapporto pubblicato il 23 novembre sulla rivista Annals of Internal Medicine, viene raccontata la storia di un uomo che, dopo essere stato portato d'urgenza all'ospedale a causa di un infarto in corso, si è scoperto che aveva "solo" ingoiato una batteria AAA, mentre il suo cuore stava benissimo. Cos'è successo?

La batteria, secondo quanto afferma il rapporto, ha corrotto i risultati dell'elettrocardiogramma (ECG). "Se qualcuno ingerisce una o più batterie, l'elettrocardiogramma può simulare cambiamenti coerenti con un infarto miocardico o attacco cardiaco acuto", ha dichiarato il dottor Guy L. Mintz, direttore della salute cardiovascolare e lipidologia presso un ospedale di New York.

Dopo aver individuato la batteria in una radiografia, i medici hanno eseguito l'elettrocardiogramma, mostrando un chiaro segno di un attacco di cuore noto come "elevazione o sopraslivellamento del segmento ST". Il risultato anomalo era l'unico segno di questo presunto infarto.

Il protagonista della vicenda, infatti, non ha segnalato sintomi di un attacco di cuore e i suoi livelli di troponina, proteine ​​del muscolo cardiaco che vengono rilasciate nel sangue durante un attacco di cuore, erano normali. Altri casi clinici hanno notato questo risultato anomalo durante un esame al cuore, ma dopo che i pazienti avevano ingoiato più batterie, dai 6 a 18 (sì, avete letto bene).

"Dubito che la maggioranza dei medici sia a conoscenza di questo fenomeno", ha dichiarato Mintz. Come fa una batteria a influenzare il risultato di una macchina così precisa? Il contatto della batteria con l'acido dello stomaco potrebbe aver prodotto una corrente elettrica che ha viaggiato fino al cuore e ha influenzato l'ECG.

Ovviamente, manco a dirlo, "l'ingestione di una batteria è pericoloso in quanto la rottura può causare perdite di sostanze chimiche o persino un'ostruzione intestinale", afferma infine Mintz.