Se viviamo davvero in una simulazione, uno scienziato ha un piano per uscire

Se viviamo davvero in una simulazione, uno scienziato ha un piano per uscire
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Se ci trovassimo in una realtà simulata, sarebbe possibile uscirne fuori? Lo scienziato e informatico Roman Yampolskiy ha presentato in uno studio vari modi con cui potremmo tentare la fuga da una simulazione. Andiamo a vedere in che cosa consistono.

Come sappiamo, molti scienziati non escludono la possibilità che la nostra realtà possa essere una simulazione creata da alieni o da una civiltà più avanzata.

Ma se ci troviamo davvero in una simulazione, come potremmo scappare nel mondo reale? Roman Yampolskiy, dell'Università di Louisville, crede che per prima cosa bisognerebbe capire in che tipo di simulazione ci troviamo.

"Possiamo postulare due principali tipi di simulazione: una simulazione parziale, dove viene costruito un ambiente virtuale, inserendoci degli agenti reali, similmente a ciò che chiamiamo realtà virtuale," spiega nel suo studio, "e una simulazione totale in cui sia l'ambiente che gli agenti (noi) sono generati."

Uno dei metodi per fuggire potrebbe essere quello di costringere i creatori della simulazione ad usare sempre più potenza di calcolo fino a quando non potrebbero più ignorarla (ammettendo di trovare un modo per farlo). In quel caso, il rischio sarebbe ovviamente quello che la simulazione venga spenta completamente. Se ci trovassimo in una simulazione parziale, potremmo tranquillamente uscirne fuori, ma se noi stessi fossimo simulati, non sarebbe certo la soluzione ideale.

Lo studio propone altri spunti interessanti, come ad esempio costruire un enorme monumento in codice binario per attirare l'attenzione dei nostri creatori, oppure mandare in crash il computer creando deliberatamente un paradosso temporale.

Ma un'idea forse più intrigante è quella di "hackerare" la simulazione e fuggire attraverso l'uso di espedienti che potrebbero esser stati lasciati in giro per l'universo. L'idea ha raggiunto Yampolskiy quando, nel 2016, lo YouTuber Seth Bling è riuscito ad hackerare una copia di Super Mario World; usando solo il movimento ed eseguendo specifiche azioni nel gioco, ha ottenuto l'accesso al codice del gioco e lo ha modificato, trasformandolo in una versione di Flappy Bird.

"Visto che è stato possibile scrivere un codice usando i movimenti e i salti di Mario," scrive Yampolskiy, "ciò implica che se Mario fosse sufficientemente intelligente, potrebbe hackerare il gioco stesso dall'interno."

La nostra migliore chance sarebbe comunque quella di attirare l'attenzione di un osservatore della simulazione e convincerlo a mostrarci l'uscita, facendo leva sulla sua empatia. Secondo Yampolskiy, siamo ancora ai primi stadi di ricerca e il passo successivo è quello di investigare più a fondo la struttura dell'universo, cosa che stiamo facendo ora attraverso la meccanica quantistica.

È proprio grazie a quest'ultima che potremmo trovare degli espedienti da sfruttare a nostro vantaggio. Tra le varie stranezze della meccanica quantistica, un esperimento ha recentemente dimostrato che i fotoni possono muoversi indietro nel tempo.