Whatsapp ed altre app interoperabili? Per gli esperti la privacy è a rischio

Whatsapp ed altre app interoperabili? Per gli esperti la privacy è a rischio
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Qualche giorno fa su queste pagine abbiamo pubblicato la notizia della nuova proposta dell’Unione Europea per le app di messaggistica, che dovranno essere interoperabili. La legge, nel momento in cui sarà approvata, andrà ad impattare soprattutto sulle piattaforma più famose che, però, hanno avanzato già qualche preoccupazione.

In un lungo articolo pubblicato da The Verge, alcuni ricercatori di sicurezza mettono in guardia l’UE dal fare questo passo, in quanto a rischio c’è la privacy e la stessa sicurezza degli utenti. Steven Bellovin, un ricercatore e professore d’informatico alla Columbia University, ha avanzato non poche perplessità in merito ed ha affermato che non esiste una soluzione semplice ed universale in grado di conciliare sicurezza ed interoperabilità per i servizi di messaggistica che utilizzano la crittografia. Il tutto perchè non c’è alcun modo per fondere diverse forme di crittografia tra app diverse.

Cercare di conciliare due diverse architetture crittografiche semplicemente non può essere fatto; una parte o l’altra dovrà apportare grandi cambiamenti” afferma Bellovin, secondo cui è impossibile far interagire due sistemi diversi.

Alec Muffett, un esperto di sicurezza ed ex ingegnere di Facebook, su Twitter ha affermato su Twitter senza troppi giri di parole che questa nuova normativa europea “porterà alla distruzione della crittografia di Whatsapp ed iMessage per come la conosciamo oggi”.

Tra le altre preoccupazioni avanzate c’è quella riguardante l’insieme di identificatori utilizzati per designare diversi dispositivi in un qualsiasi sistema di rete. “Federare lo spazio dei nomi nella crittografia end-to-end tra vari fornitori di servizi di messaggistica è una sfida ancora aperta” ha twittato Alex Stamos, ex direttore della sicurezza di Facebook, che avanza un altro tema non di poco conto.

Alcuni però hanno risposto affermativamente alla proposta dell’Unione Europea, come il blog di Matrix, un progetto orientato allo sviluppo di uno standard di comunicazione sicuro ed open source. Il co-fondatore Matthew Hogdson riconosce le sfide derivanti dall’interoperabilità obbligatoria, ma sostiene anche che sono superate dai vantaggi che questa è destinata a portare.