Whatsapp: il fondatore si difende dalle accuse di violazione della privacy

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Jan Koum, il fondatore del famoso servizio di messaggistica istantanea Whatsapp, ha difeso l'impegno della sua azienda nel difendere la privacy degli utenti, nonostante l'acquisizione da parte di Facebook per una somma vicina ai 19 miliardi di Dollari. “Il rispetto della privacy è legata al nostro DNA, in quanto abbiamo sviluppato l'applicazione non per leggere i vostri messaggi, ma per sapere il minor numero di informazioni possibili” ha affermato sul blog ufficiale tramite un post intitolato “mettiamo le cose in chiaro”.

La precisazione si è rivelata essere doverosa, visto che dopo l'acquisto da parte del social network di Mark Zuckerberg molte persone hanno sollevato dubbi riguardo la privacy delle loro informazioni. Koum ha anche affermato che la sua famiglia emigrò dall'Ucraina negli Stati Uniti quando lui aveva 16 anni proprio perchè il paese a stelle e strisce è una nazione libera: “una delle cose che mi è rimasta maggiormente impressa di quando vivevo in Ucraina è una telefonata di mia madre, che disse una frase molto significativa: 'non te lo posso dire per telefono, ti dirò tutto di persona'. Non commetteremo errori del genere. La nostra partnership con Facebook non comprometterà la nostra visione” si legge nel comunicato. La scorsa settimana il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, aveva criticato il governo Obama riguardo la vicenda NSA, definita dallo stesso “frustrante”.