WhatsApp rinvia la condivisione dati con Facebook in seguito alla confusione

WhatsApp rinvia la condivisione dati con Facebook in seguito alla confusione
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Negli ultimi giorni ha fatto particolarmente parlare di sé la notizia relativa a WhatsApp e alla condivisione dei dati con Facebook. L'argomento è essenzialmente sulla bocca di tutti, dagli appassionati di tecnologia agli utenti che sono soliti utilizzare la popolare app, passando per il Garante per la Protezione dei dati personali.

Infatti, quest'ultimo ha recentemente annunciato di avere intenzione di intervenire in via d'urgenza. Sul sito ufficiale del GPDP, si legge: "Il Garante ritiene che dai termini di servizio e dalla nuova informativa non sia possibile, per gli utenti, evincere quali siano le modifiche introdotte, né comprendere chiaramente quali trattamenti di dati saranno in concreto effettuati dal servizio di messaggistica dopo l'8 febbraio". Non si tratta tuttavia solamente di una questione italiana, dato che, ad esempio, l'antitrust turco ha avviato un'indagine.

Insomma, un grattacapo non di poco conto per WhatsApp, che tra l'altro sembra aver portato parecchi utenti a dire addio al servizio di messaggistica istantanea, come si può evincere dal calo di download di questi giorni, a favore di app come Telegram e Signal. La situazione è dunque abbastanza spinosa.

Dopo il messaggio di rassicurazioni, in cui WhatsApp faceva sapere che non viene effettuato l'accesso alle conversazioni private o alla lista delle chiamate, ora il team dietro alla popolare app ha dunque deciso, stando anche a quanto riportato dal New York Times, di rinviare l'aggiornamento relativo alla privacy.

In parole povere, mediante il suo blog ufficiale, WhatsApp ha fatto sapere di aver spostato la data dell'update dall'8 febbraio 2021 al 15 maggio 2021. Così facendo, l'azienda vuole concedere agli utenti più tempo per analizzare i cambiamenti e ha già annunciato che WhatsApp farà di più per spiegare come funzionano privacy e sicurezza relativamente al suo servizio.

WhatsApp rinvia la condivisione dati con Facebook in seguito alla confusione