WikiLeaks: Julian Assange sarà estradato negli Stati Uniti, c'è il via libera di Londra

WikiLeaks: Julian Assange sarà estradato negli Stati Uniti, c'è il via libera di Londra
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A più di due anni di distanza dall'arresto di Julian Assange a Londra, pare che la vicenda giudiziaria attorno al fondatore di WikiLeaks stia per concludersi, dal momento che il Ministero dell'Interno inglese ha concesso l'estradizione di Assange negli Stati Uniti, dove sarà giudicato per i reati di spionaggio e hacking.

Il British Home Office, equivalente del nostro Ministero dell'Interno, ha infatti confermato l'estradizione decretata dalle autorità giudiziarie alcuni mesi fa, ricordando però che Assange ha 14 giorni per appellarsi alla decisione, bloccando le procedure per l'estradizione e portando la questione di nuovo di fronte alla legge.

Se Assange e i suoi avvocati decidessero di ricorrere in appello, si tratterebbe del secondo processo a carico del fondatore di WikiLeaks nel Regno Unito, dopo che già ad aprile le autorità londinesi si erano dette favorevoli alla sua estradizione. In questo caso, un ribaltamento del giudizio appare decisamente improbabile, specie dopo che questo è stato confermato da Priti Patel, il Segretario dell'Interno inglese.

Assange si trova in una prigione inglese dal 2019, mentre nei sette anni precedenti era sfuggito all'arresto trovando asilo nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra. Secondo gli avvocati dell'informatico, questi sarebbe ad alto rischio di suicidio qualora dovesse passare sotto la custodia degli Stati Uniti, soprattutto a causa delle dure condizioni del trattamento che questi potrebbe ricevere in America.

Secondo l'Home Office inglese, tuttavia, "la Corte del Regno Unito non ha riscontrato che l'estradizione di Assange sarebbe ingiusta, oppressiva o rappresenterebbe un abuso della legge. È stato verificato anche che l'estradizione è compatibile con i suoi diritti umani, compreso il suo diritto ad un processo giusto e alla libertà di espressione. È stato riscontrato che negli Stati Uniti Assange verrà trattato in maniera appropriata, soprattutto in relazione alla sua condizione di salute".

Al momento, le possibilità di Assange sono limitate: questi potrebbe infatti ricorrere in appello presso un'altra corte inglese, oppure appellarsi alla Corte di Strasburgo dell'UE per i Diritti dell'uomo. Intanto, negli Stati Uniti il fondatore di WikiLeaks è stato giudicato colpevole di ben 18 crimini, compresa la pubblicazione di informazioni secretate di interesse nazionale.