Windows 11 su MacOS si può fare: Parallels si aggiorna e supporta TPM 2.0

Windows 11 su MacOS si può fare: Parallels si aggiorna e supporta TPM 2.0
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In attesa dell'arrivo delle rumoreggiate app Android su Windows 11, torniamo a occuparci degli stringenti prerequisiti del nuovo OS di Microsoft che solo di recente avevano tagliato fuori le macchine virtuali richiedendo il supporto al TPM 2.0 anche su queste piattaforme.

Inevitabilmente, questo radicale cambiamento nelle politiche del colosso di Redmond ha coinvolto anche gli utenti Apple desiderosi di aggiornare lo strumento di virtualizzazione Parallels a Windows 11. Per fortuna, nel giro di pochissimo tempo la stessa Parallels è venuta a capo del problema annunciando sul sito ufficiale il rilascio di un nuovo aggiornamento che porta l'applicazione Parallels Desktop alla versione 17.1 con pieno supporto a macOS Monterey e Windows 11.

Ora, Parallels Desktop includerà il supporto alla virtualizzazione per Windows 11 grazie all'implementazione dei moduli di sicurezza virtuali, o vTPM.

Elena Koryakina, Vice Presidente della divisione Engineering di Parallels, ha affermato che "Sapendo che Parallels Desktop svolge un ruolo fondamentale nel consentire agli utenti di eseguire le ultime versioni di Windows sul proprio Mac, abbiamo sviluppato una soluzione semplice per aiutare tutti gli utenti ad eseguire l'aggiornamento a Windows 11 con l'abilitazione di vTPM per impostazione predefinita su tutti Dispositivi Mac". Come accennato in precedenza, ora Parallels Desktop è compatibile anche con macOS Monterey e introduce notevoli miglioramenti dell'esperienza proprio con questo OS su sistemi basati su chip Apple M1 Silicon.

Tra i titoli che godranno di miglioramenti da un punto di vista grafico troviamo World of Warcraft, Age of Empires 2 Definitive Edition e Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.

Nella lunga diatriba sull'installazione del nuovo OS di Microsoft, alcuni utenti iniziavano seriamente a sperare nell'ammorbidimento dei prerequisiti ma solo di recente Microsoft ha messo un punto sulla questione affermando che non ci sarà nessun dietro front sul TPM per Windows 11.