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La caccia nel regno animale: l'astuzia dei predatori

L’AGCM colpisce ancora: giusto dopo la sanzione di 1,5 milioni di euro imposta a Vinted, l’Antitrust italiano colpisce WindTre con una multa di 5 milioni di euro per il meccanismo di rifiuto delle rimodulazioni applicate ai clienti di telefonia mobile.
Stando a quanto ripreso da MondoMobileWeb, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso il procedimento nei confronti dell’operatore arancione applicando la multa massima prevista dall’Antitrust. La decisione è stata presa negli scorsi mesi dopo la denuncia da parte di ADUC, Associazione Diritti Utenti e Consumatori.
Nello specifico, l’Antitrust ha accertato la violazione dell’articolo 65 del Codice del consumo, avvenuta con due rimodulazioni che avrebbero coinvolto 11 milioni di clienti WindTre, per un guadagno stimato tra 90 e 225 milioni di euro.
ADUC ha dunque condiviso alcuni dettagli in merito alla natura della sanzione: “Su denuncia di Aduc, Antitrust ha condannato WindTre a pagare 5 milioni per aver violato il codice del consumo: aveva spacciato per modifica contrattuale un servizio aggiuntivo del costo di 2 euro al mese. Gli 11 milioni di utenti che hanno ricevuto l’sms con la comunicazione, per rifiutare la modifica avrebbero dovuto replicare con altrettanto mezzo […] Si trattava di una sorta di “costo della distrazione” (se dimentichi di inviare l’SMS di diniego, paghi 2 euro in più ogni mese). Sulla materia WindTre ha fatto da apripista, seguita da Tim che abbiamo denunciato all’Antitrust lo scorso luglio e su cui aspettiamo altrettanta pronuncia”.
TIM sta infatti attendendo l’esito di un procedimento analogo per la medesima ragione, che dovrebbe dunque portare a una sanzione sempre da 5 milioni di euro. Non ci resta, però, che aspettare la decisione finale dell’AGCM.
A inizio mese, invece, è stata Mediaworld a ricevere una multa per 3,6 milioni di euro.
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