Speciale Scienza
La storia termica del nostro universo: l'importanza della cosmologia

Mentre si continua a discutere della possibile cancellazione di Xiaomi 12 Ultra, smartphone top di gamma che sembra ormai destinato a non approdare sul mercato globale, i tipster hanno scovato l’interessante brevetto di un sensore di impronte digitali “a tutto display”.
Questa tecnologia sarebbe stata brevettata presso l’ufficio statale cinese, ove la società ha depositato tutti i documenti del caso. In essi, come ripreso da Gizchina, viene descritto accuratamente il funzionamento del sistema composto da una rete di LED a infrarossi integrati tra un display AMOLED e uno strato tattile capacitivo.
Nel momento in cui l’utente tocca lo schermo con il dito, il componente capacitivo registra il tocco, la posizione e la forma dell’impronta digitale; dopodiché, i LED emettono nell’area interessata dei fasci di luce poi riflessi sui ricevitori finali, i quali ottengono l’impronta e la confrontano con il campione salvato in memoria.
Si tratta di una soluzione decisamente intrigante per uno standard che non viene aggiornato così spesso, ma su cui i giganti del mondo smartphone si stanno muovendo sempre più spesso negli ultimi mesi. Un esempio è il sensore a ultrasuoni sviluppato da Qualcomm che, anziché puntare a un espediente più versatile, ha optato per un sistema che migliori la sicurezza scansionando l’impronta digitale in 3D e offrendo la possibilità di completare l’autenticazione con due impronte contemporaneamente.
Trattandosi in entrambi i casi di progetti in corso di sviluppo e la cui comparsa su smartphone non è affatto certa, consigliamo di rimanere sintonizzati per qualsiasi ulteriore novità.
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