Yasuke, il primo samurai di colore della storia del Giappone

Yasuke, il primo samurai di colore della storia del Giappone
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Ci sono diverse storie di schiavi diventate leggende. Uno degli esempi più incredibili di questa storie è ben noto nel paese in cui è accaduto, ma solo ora si sta diffondendo in tutto il mondo. Si sta parlando di Yasuke, il samurai di colore vissuto nel 16° secolo.

L'uomo era originario del Mozambico portoghese, e si ritiene generalmente che "Yasuke" sia la trasposizione in giapponese del suo nome (Yusufe). Alto quasi due metri, l'uomo attirò fin da subito l'attenzione del daimyō ("grande signore") Oda Nobunaga, che all'epoca dominava buona parte del Giappone.

Così, Oda decise di acquistare Yasuke, che lo liberò subito dopo e lo accolse tra le sue file come un guerriero. Entro un anno dall'entrata in servizio, l'uomo ormai libero, ottenne lo status di samurai, un onore generalmente ereditario.

Oda non era però molto amato dai nobili, e il 21 giugno 1582 venne tradito dal suo generale, Akechi Mitsuhide, costringendo al seppuku (suicidio rituale). Qui Yasuke riuscì a fuggire con il figlio del suo signore, Oda Nobutada, ma vennero poi catturati dalle truppe del generale.

Sebbene abbia combattuto per difendere il figlio del suo salvatore, l'uomo, dopo essere stato catturato, chiese ad Akechi di accoglierlo tra le sue file. Il generale rifiutò e, disprezzandolo, decise di rispedirlo ai gesuiti. L'ultimo riferimento confermato della storia del samurai.

Yasuke, il primo samurai di colore della storia del Giappone