YouTube in un anno ha rimosso 500,000 video di fake news sul COVID-19

YouTube in un anno ha rimosso 500,000 video di fake news sul COVID-19
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La lotta alla disinformazione da parte di YouTube è attiva da diverso tempo e su più fronti: a inizio gennaio un tema scottante era la serie di fake news sulle elezioni statunitensi, ma da quasi un anno il grande problema è il vasto numero di video che contengono informazioni false sul COVID-19, dei quali ne sono stati rimossi ben 500.000.

Questi dati sono stati resi noti da Susan Wojcicki stessa, CEO del servizio video di proprietà Google, nelle ultime ore. Lo scorso ottobre la piattaforma ha aggiornato le sue politiche appositamente per contrastare la diffusione di notizie e informazioni false sulle vaccinazioni per il Coronavirus, annunciando la rimozione di massa dei video che “contraddicono il consenso degli esperti”, ergo autorità sanitarie locali, Organizzazione Mondiale della Sanità o altre personalità importanti della comunità scientifica.

Tra le affermazioni più diffuse da negazionisti e altre persone che non si fidano delle notizie diffuse dai canali media mainstream come quotidiani, telegiornali o siti delle istituzioni, risultano esserci per esempio la teoria per cui il vaccino contiene microchip o piccolissimi modem 5G, o quella per cui in seguito alla sua somministrazione si diventerebbe infertili.

Wojcicki ha scritto nel comunicato ufficiale: “È una priorità continuare ad aggiornare il nostro approccio alla responsabilità in modo che le persone trovino informazioni di alta qualità quando accedono alla nostra piattaforma. Lavoriamo sempre per trovare il giusto equilibrio tra apertura e responsabilità mentre rispettiamo le linee guida stabilite dai governi di tutto il mondo”.

In tale occasione essa ha anche riflettuto sull’effetto della pandemia sulla piattaforma, ovvero l’aumento del tempo di visualizzazione del 25% a livello globale durante il primo trimestre del 2020. Inoltre, il numero di canali unitisi al Partner Program di YouTube è raddoppiato rispetto all’anno precedente, mostrando che sempre più creatori di contenuti si stanno legando al servizio per renderlo il proprio lavoro.

A proposito di disinformazione e ban importanti, YouTube negli ultimi giorni ha esteso il ban di Donald Trump per un’altra settimana.