YouTube risponde agli artisti: "non siamo vostri nemici"

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A poco più di ventiquattr'ore dall'invio, da parte di un migliaio di artisti, di una lettera al presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker in cui chiedevano al lussemburghese di rivedere la normativa riguardo il diritto d'autore nel Vecchio Continente, è arrivata la risposta di YouTube.

Proprio il servizio di condivisione video di Google era infatti finito nella bufera, ed è stato etichettato come un vero e proprio nemico per l'industria musicale. Il colosso dei motori di ricerca non ci sta ed, attraverso una nota consegnata ad AdnKronos, un portavoce ha affermato che "la stragrande maggioranza delle etichette e degli editori ha accordi di licenza in essere con YouTube e nel 95% dei casi sceglie di lasciare i video caricati dai fan sulla piattaforma e di trarre guadagni da questi video. Il nostro sistema di gestione dei diritti, Content ID, va ben oltre ciò che la legge richiede per aiutare i detentori dei diritti d'autore a gestire i propri contenuti su YouTube: i video caricati dai fan generano ad oggi il 50% delle loro revenue su YouTube. Infine siamo convinti che, offrendo maggiore trasparenza nelle remunerazioni agli artisti, possiamo affrontare molte di queste preoccupazioni".