Zoom licenzia il 15% del personale, il CEO fa mea culpa e rinuncia allo stipendio

Zoom licenzia il 15% del personale, il CEO fa mea culpa e rinuncia allo stipendio
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Zoom è stata l’app simbolo del lockdown, in quanto ha consentito a milioni di persone di connettersi tramite le videochiamate anche in ambito business. La bolla post Covid però sembra essersi sgonfiata ed anche la società californiana ha annunciato una serie di licenziamenti.

In un post pubblicato sul blog ufficiale, il CEO Eric Yuan ha annunciato che taglierà la sua forza lavoro del 15%, che si tradurrà in 1300 dipendenti licenziati. Nel comunicato, Yuan ha spiegato che la società “aveva bisogno di aumentare rapidamente il personale” durante i primi giorni di Covid19, quando ha triplicato la sua forza lavoro per fare fronte alla domanda.

Tuttavia, Yuan ha aggiunto che sono stati commessi degli errori in quanto “non ci siamo presi il tempo necessario per analizzare a fondo i nostri team e valutare se stavamo crescendo in modo sostenibile”. L’amministratore delegato ha spiegato che mentre le persone ed aziende continuano ad affidarsi a Zoom, “l’incertezza dell’economia globale e il suo effetto sui nostri clienti ci costringe a fare delle riflessioni dure ma importanti per superare questo momento ed offrire ai nostri clienti una visione a lungo termine”.

Yuan ha anche fatto un mea culpa e sulla scia di quanto annunciato da Apple per Tim Cook, ha rivelato che si taglierà il suo stipendio del 98% per il prossimo anno fiscale e rinuncerà al suo bonus annuale. Anche altri dirigenti faranno lo stesso: previste riduzioni dei compensi del 20% e l’azzeramento dei bonus.