Zoom sta scomparendo dalla Cina per evitare problemi con gli USA

Zoom sta scomparendo dalla Cina per evitare problemi con gli USA
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La compagnia americana Zoom, famosissima in tutto il mondo per la sua app per videoconferenze rivelatasi particolarmente di successo durante la quarantena, sta pensando di dire addio alla Cina a causa delle crescenti tensioni del paese asiatico con gli Stati Uniti.

L’annuncio arriva direttamente da Zoom, che ha dichiarato di non voler più vendere direttamente o aggiornare i servizi ai clienti il cui indirizzo di fatturazione è nella Cina continentale. Ogni attività di Zoom sul territorio dovrà passare attraverso partner, i quali proporranno sul mercato dei prodotti integrati con la tecnologia di Zoom stessa, fornendo servizi di localizzazione migliori.

Dunque, dopo TikTok, attualmente nel limbo tra il ban dagli Stati Uniti e l’acquisizione da parte di Microsoft, anche l’azienda di Eric Yuan dovrà giocare le proprie carte con cautela per assicurarsi un futuro negli USA. Ad aprile i report delle agenzie di controspionaggio americane avevano infatti segnalato dei problemi a livello di sicurezza e dei possibili legami con la Cina, mettendo già a repentaglio il successo dell’applicazione.

Altri problemi relativi alla privacy degli utenti erano emersi anche a marzo, quando si è scoperto che l’applicazione Zoom Cloud Meeting per iOS inviava dati a Facebook all’insaputa degli utenti, problema risolto poco tempo dopo con una patch apposita.