Zuckerberg torna a difendere Facebook: "il 99% dei post sono autentici"

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Dopo quanto affermato qualche giorno fa, Mark Zuckerberg è tornato a difendere il proprio social network dalle accuse secondo cui avrebbe influenzato in maniera importante il voto americano. In un nuovo aggiornamento diffuso sulla propria pagina ufficiale, Zuckerberg ha ribadito nuovamente ciò che aveva affermato nelle ore precedenti.

Il giovane imprenditore californiani ha sottolineato che “il 99% dei post presenti su Facebook sono autentici. Solo una piccola quantità di notizie sono false o bufale”. Secondo il New York Times, diversi funzionari della società, martedì scorso subito dopo il voto ha discusso la responsabilità che ormai ha assunto Facebook nei confronti della politica nazionale ed internazionale.
L’elezione di Donald Trump, ed in generale le Presidenziali 2016 degli USA, potrebbero essere un campanello d’allarme per l’azienda, che anche pubblicamente ha ammesso di voler fare di più per combattere la disinformazione, in quanto non vorrebbe diventare un arbitro politico. Zuckerberg ha anche allontanato l’ipotesi che vuole Facebook etichettata come una vera e propria compagnia d’informazione: “notizie e media non sono le attività principali di Facebook. Quindi mi sembra strano che molti ci definiscano come una società che opera in questi settori”.
Nonostante ciò, però, è indubbio che i social network stiano diventando una fonte primaria d’informazione, basti pensare che il 18% degli americani, secondo uno studio effettuato, si affida a Facebook e social media per informarsi.
Non è la prima volta che il sito di Zuckerberg si trova di fronte a questioni del genere, basti pensare che dall’inizio dell’anno è finito sui giornali per diversi motivi legati al mondo dell’informazione: dalla presunta censura degli argomenti di tendenza alla rimozione di alcune fotografie.
Nonostante ciò, però, il propagarsi di notizie false sul sito rappresenta ancora una delle piaghe più gravi su cui dovranno lavorare gli ingegneri.