Signal

Dopo un boom di utenti nel gennaio 2021, Signal ha perso la popolarità di allora rimanendo comunque una delle app di comunicazione più sicure sul fronte della privacy. Ebbene, recentemente ha ricevuto due nuove funzionalità nella versione per Android, ambedue legate all’esperienza d’uso nelle conversazioni e svelate in data 7 luglio 2022.

Un anno fa Signal fece il botto come app rivale di WhatsApp. Il servizio di messaggistica riuscì a sfruttare la défaillance della piattaforma di casa Meta e attirare utenza, e oggi è tornata sotto la luce dei riflettori per rumor relativi a un attacco hacker contro Signal e i suoi utenti. I vostri dati sono ancora al sicuro?

Quando parliamo di servizi di messaggistica istantanea, tre sono le app che vengono citate più spesso: Whatsapp, Telegram e Signal. Spesso, i vertici dell'una non hanno buone parole per l'altra: per esempio, di recente il fondatore di Signal ha criticato Telegram per via delle sue lacune di privacy.

A pochi giorni dal lancio delle videochiamate a 40 persone su Signal, il fondatore della piattaforma di messaggistica istantanea, Moxie Marlinspikee, su Twitter entra a gamba tesa su Telegram. Nella fattispecie, il dirigente se l'è presa con i media per il modo in cui descrivono l'app di Pavel Durov.

Se da una parte WhatsApp punta alla sicurezza delle chat di gruppo mettendosi al lavoro su una nuova funzionalità, dall’altra ci sono servizi di messaggistica concorrenti che raggiungono e superano il rivale firmato Meta. Si parla di Signal che, con un recente update, ha aumentato il limite delle videochiamate a 40 partecipanti.

Signal è un'applicazione di messaggistica istantanea che recentemente ha fatto parlare particolarmente di sé. Sembra infatti che persino Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, abbia provato quantomeno a utilizzarla. Ebbene, presto questo software si arricchirà della possibilità di inviare criptovalute agli amici.

Signal ha riscosso parecchio successo dopo la questione di WhatsApp e della condivisione dei dati con le piattaforme di casa Facebook Inc. Il boom di iscrizioni da parte degli utenti si è calmato progressivamente, considerato che mancano ancora diverse feature, ma intanto la tutela della privacy ha fatto storcere il naso al governo cinese.

Il successo di Signal riporta al centro della scena una rinnovata voglia di privacy nella nostra esperienza su internet.

Signal ha visto un vero e proprio boom di iscrizioni degli utenti dopo che WhatsApp ha sollevato mille dubbi sulla condivisione dei dati con Facebook, e per questo gli sviluppatori hanno deciso di rendere l’applicazione più “user-friendly” introducendo diverse funzionalità tipiche degli altri servizi di messaggistica concorrenti.

In seguito alla questione di WhatsApp e della condivisione dati con Facebook, non pochi utenti stanno passando ad altre applicazioni di messaggistica istantanea. Oltre alla solita Telegram, che in questi giorni ha superato i 500 milioni di utenti attivi, questa volta c'è anche un altro nome che sta diventando particolarmente popolare: Signal.